Finalmente, dopo tanta fatica, il vostro libro è pronto per essere dato in pasto al pubblico ed è quindi arrivato il momento di dedicarvi alla scelta di un editore.
Si tratta di un passo veramente fondamentale nella carriera di uno scrittore, perché può fare una differenza enorme per il vostro successo.
Un bravo editore sarà in grado di seguirvi e guidarvi in ogni passaggio, investirà su di voi e sulla vostra opera e si impegnerà affinché quello che avete scritto possa raggiungere il più alto numero di persone possibili.
Ma come è possibile trovare un editore del genere?
Per prima cosa – e questo non ci stancheremo mai di ripeterlo – fate in modo che ciò che avete scritto si avvicini il più possibile alla perfezione. Editing, correzioni e riletture non sono mai abbastanza o superflue.
Un vero editore lavorerà comunque sul testo, tenterà di migliorarlo ancora, andrà a caccia di refusi. Ma presentare un testo valido e pulito vi darà non solo più chances di essere seguiti da case editrici serie ma, soprattutto, dimostrerà che siete determinati e pronti a lavorare sodo per affermarvi.
D’altra parte, perché qualcuno dovrebbe investire su di voi (e soprattutto sulla vostra opera) se voi non siete i primi a farlo?
Detto questo, una volta che il testo è davvero pronto il passo successivo è dedicarvi alla ricerca.
Inviare il vostro romanzo a ogni singola casa editrice che vi capiti sotto il naso è un errore da non commettere. Giocando sulla legge dei grandi numeri, riuscirete a trovare quasi certamente qualcuno disposto a pubblicarvi, ma questo potrebbe essere peggio che non trovare nessuno.
Pubblicare con l’editore sbagliato per voi, infatti, vi espone al rischio di vedere la vostra opera finire nel dimenticatoio in poco tempo, senza possibilità di riemergere, oltretutto, visto che sono pochissime le CE che accettano di ri-pubblicare qualcosa già proposto da altri.
Torniamo quindi alla ricerca.
Per prima cosa è bene assicuravi che le case editrici che intendete contattare abbiano una linea editoriale coerente con il genere del vostro testo e che pubblichino anche autori emergenti.
Il nostro consiglio è infatti quello di partire con gli editori più grandi, che anche quando sono alla ricerca di nuovi testi da pubblicare, hanno tempi di risposta molto lunghi.
Una delle doti più importanti per uno scrittore emergente è, infatti, la pazienza.
Sappiamo per esperienza che, una volta finito di scrivere, la cosa che si desidera di più è vedere il proprio manoscritto pubblicato nel minor tempo possibile, ma immaginate come vi sentireste se, dopo aver accettato di pubblicare con una CE minore, foste contattati da una più importante.
Quindi “pazienza” è la parola d’ordine: date loro 6 mesi di tempo e se al termine di questo periodo non avete ricevuto risposta procedete con una nuova selezione.
Altro elemento importantissimo di cui tenere conto quando si sceglie un editore è la distribuzione.
Per quanto le versioni digitali stiano acquisendo sempre più importanza nel mondo dell’editoria, se il vostro libro non è facilmente rintracciabile in libreria rischiate di perdere una buona parte di possibili acquirenti.
Sono infatti ancora moltissimi quelli che entrano in libreria a curiosare e comprano d’impulso, attratti magari dalla copertina o dalla quarta di copertina.
Se siete presenti solo sugli store online, invece, le possibilità di essere notati “per caso” diminuiscono esponenzialmente.
Quindi la capacità di distribuzione di una CE e la facilità con cui è possibile ottenere i libri presenti nel suo catalogo sono elementi fondamentali di cui tenere conto nella vostra selezione.
Molte delle CE che incontrerete nella vostra ricerca avranno degli esempi di contratto sul loro sito.
Una delle cose migliori che potete fare è scaricarli e imparare a comprenderli. Leggeteli con attenzione, impegnatevi a capire cosa implica ogni singola clausola, quali impegni richiedono da parte dell’autore e cosa offrono in cambio. Se c’è qualcosa che non vi sembra molto comprensibile chiedete a qualcuno di aiutarvi a capire.
In questo modo, quando vi presenteranno una seria offerta di pubblicazione sarete in grado di valutare con cognizione di causa ogni opzione e di decidere in modo consapevole.
Oltretutto, essere in grado di leggere e capire un contratto di questo genere vi metterà al sicuro dall’incappare nelle famigerate “case editrici” a pagamento.
Un’altra cosa importante che potete comprendere sia dagli esempi di contratto che cercando su Internet è il livello di coinvolgimento della CE nella pubblicità.
Presenza in fiere ed eventi, disponibilità nell’organizzare (o almeno supportare) presentazioni, relazioni con i blogger per le recensioni sono tutti elementi di cui tenere conto.
Ricordate che oggi non è più sufficiente mettere qualche post sulla propria pagina Facebook o sul proprio sito.
L’autore, certo, deve essere parte attiva nella pubblicità, impegnarsi e rendersi disponibile, ma il supporto della CE è essenziale per raggiungere buoni risultati.
C’è poi un elemento che viene spesso sottovalutato ma che, invece, è importante quanto tutti quelli già visti: la facilità di comunicazione con la casa editrice.
Girando su Internet avrete sicuramente trovato molti siti dove gli utenti si scambiano informazioni e valutazioni sulle case editrici (se non la conoscete, la comunità di Writer’s Dream è una vera miniera d’oro). Chiedete a chi già le conosce come funzionano le comunicazioni, se rispondono in fretta, se si tengono in contatto con gli autori, se sono disponibili in caso di problemi… tutto quello che vi viene in mente.
Prima di firmare un contratto che vi legherà a una casa editrice per almeno qualche anno (e in molti casi anche per delle pubblicazioni future) cercate di reperire più informazioni possibili.
Come abbiamo già detto, la prima dote di uno scrittore è la pazienza.
Se davvero credete nella vostra opera, non precipitatevi ad accettare la proposta del più veloce, ma valutate con imparzialità. Sappiamo che rifiutare una proposta di pubblicazione può sembrare quasi una bestemmia, ma se c’è qualcosa che non vi convince non esitate: meglio tenere un romanzo nel cassetto per un po’ di tempo in più che rischiare di buttarlo via per la troppa fretta.
“E se non dovessi trovare nessun editore disposto a pubblicarmi?”
In questo caso c’è sempre l’opzione auto-pubblicazione, che è comunque assolutamente valida, ma prima di arrivare a prendere questa decisione, mettete per un momento da parte l’orgoglio e chiedetevi: perché nessuno ha accettato di pubblicare il mio libro?
Per quanto si possa amare visceralmente quello che si è scritto, è possibile che non abbia ancora raggiunto quella “perfezione” richiesta a un romanzo che debba essere pubblicato. E allora, rimboccatevi le maniche e rimettetevi al lavoro. Magari anche con l’aiuto di un professionista.
Ricordate, inoltre, che potete sempre affidare la vostra opera a un’agenzia letteraria, che non solo vi fornirà indicazioni su come migliorare e rendere più appetibile per un editore il vostro scritto, ma si occuperà anche di presentarlo agli editori giusti aumentando le vostre possibilità di essere pubblicati.
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